“Gli italiani hanno solo due cose per la testa: l’altra sono gli spaghetti.”
Catherine Deneuve
In Italia la pasta non è solo un alimento ma anche un business, oltre che un simbolo. In Italia lavorano nel settore oltre 120 imprese che impiegano 10.200 addetti per un giro d’affari di 5,6 miliardi di euro. Più della metà della produzione italiana (il 62% ovvero 2,4 milioni di tonnellate) finisce all’estero.
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Quanta pasta consumiamo all’anno? Secondo i dati resi noti dall’Unione Italiana Food Ogni italiano consuma oltre 23 kg all’anno di pasta. Seguono Tunisia, 17 kg, Venezuela, 15 kg e Grecia, 12,2 kg. Nel complesso è italiano 1 piatto di pasta su 4 mangiati nel mondo. Chi mangia regolarmente pasta?
Secondo il sondaggio Statista Global Consumer Survey in Italia l’83 percento consuma regolarmente la pasta nel menu giornaliero. E per quanto riguarda i condimenti? Vediamo quali sono i nostri preferiti:
- CARBONARA
- CACIO E PEPE
- RAGU’
- POMODORO
- PESTO ALLA GENOVESE
- AMATRICIANA
- GRICIA
- AGLIO, OLIO E PEPERONCINO
La carbonara migliore in assoluto, secondo Gambero Rosso, è quella di Luciano Monosilio che potete trovare a Roma.
Meglio la pasta secca o fresca?
La pasta fresca ha sempre il suo fascino, soprattutto se con le uova. Trattiene meglio il condimento, ha quella consistenza che riaffiora ricordi delle domeniche passate in famiglia e quel gusto unico e ben definito. Dal punto di vista della praticità meglio la pasta secca, senza dubbio: si conserva più a lungo, è già pronta e dunque non ci vuole tutto il tempo che necessita la pasta fresca (tra preparazione e riposo), però si sa…in cucina ci vuole tempo e voglia.